Un elenco delle tecniche illecite più diffuse utilizzate dai black hat seo per migliorare il posizionamento di un sito sui motori di ricerca.
Testo e link nascosti:
il classico testo dello stesso colore dello sfondo della pagina, tecnica vecchissima ma ancora utilizzata; i link nascosti sono link presenti ma non visibili, ed hanno lo stesso colore del testo.
Pagine doorway o gateway:
si tratta di pagine che non hanno vero contenuto, ma sono state create per essere indicizzate dai motori e “spingere” altre pagine interne del sito o di un altro sito. Non sono utili agli utenti, poiché non contengono informazioni di alcuna natura.
Cloaking:
si tratta di una pagina creata appositamente per i motori di ricerca, diversa da quella che viene invece vista dagli utenti. In sintesi, quando viene identificato uno spider all’interno del sito, uno script gli mostra una versione differente della pagina web.
Keyword stuffing:
questa tecnica consiste nell’aumentare la frequenza di parole chiave all’interno di un testo, con la speranza di aumentare la pertinenza del sito rispetto alla ricerca di quelle parole.
Desert scraping:
è una tecnica che consiste nel prelevare contenuti non più indicizzati in Google (pagine di domini scaduti, contenuti di siti che sono stati cambiati) e riutilizzarli nei propri siti.
Link spam:
utilizzare software o circuiti automatici di scambio link per aumentare la popularity del sito in maniera non naturale.