Fattori interni al sito:
- Nome del dominio: E’ importante che l’utilizzo di parole chiavi all’interno del dominio fornisce un valore molto importante per il proprio posizionamento. Di contro l’estensione sembra che non influisca in nessun modo.
- Titolo della pagina (title): le parole che inserite nel tag title della pagina assumono grande rilevanza per i suddetti algoritmi. E’ importante anche l’ordine con cui queste sono indicate, le prime hanno maggior peso delle successive, quindi inserire un title per ogni pagina e pensare bene a quali parole chiavi inserire in esso.
- Metatag: description e keywords hanno perso importanza rispetto a qualche tempo fa e quindi non hanno più un peso consistente negli algoritmi dei motori. In tutti i casi la description ha una importanza maggiore perchè molte volte esce nella pagina dei motori di ricerca.
- Keywords inserite nel testo delle pagine: assumono ovviamente grande importanza perchè è in esso che il motore cerca e cataloga le chiavi con la maggiore densità. Da studi fatti sembra che la densità migliore sia quella compresa tra il 4% e il 8%, valori più alti rischiano di penalizzare il sito. Evitate quindi di costruire pagine in cui si ripete ossessivamente centinaia di volte la stessa frase.
- Usa i tag <Hn>: inserisci delle frasi con questi tag per indicare sottotitoli o parti importanti delle pagine, pare che i motori apprezzano questi tag.. ma senza farne un uso spropositato.
- Nome della pagina web: usa delle chiavi per costruire il nome delle pagine del sito, magari separate da un trattino.
- Inserisci i tag ALT e TITLE per ogni immagine: inserisci delle parole chiavi descrittive di ogni immagine attraverso i tag indicati.
- Inserisci dei link su delle porzioni di testo: permetti all’utente una navigazione orizzontale tramite dei link sparsi sulle pagine e soprattutto usa del testo per linkare altre pagine.
- Crea pagine dalle dimensioni non eccessive: evita pagine con dimensioni eccessive. E’ vero che oggi con le linee più veloci questo problema pare diminuito, ma c’è sempre gente che casomai usa una connessione lenta.
- Link ad altri siti: Evitare di inserire dei link a favore di siti che hanno una reputazione negativa, siti che spammano, siti con virus, siti bannati, siti porno…
Usare il nofollow per link di dubbia provenienza.
Cosa comporta il nofollow:
Il nofollow è un messaggio per lo spider di Google (il robot che scansiona, analizza e indicizza tutte le pagine del web) che dice di fatto: “ti chiedo di non seguire questo link”.
I motivi per inserire il nofollow sono diversi, Google nella sua guida ufficiale ne menziona 3:
Link a contenuti non affidabili.
Link a pagamento.
Link a sezioni comunque non accessibili al bot (ex. aree riservate).
Fattori esterni SEO
Come farsi trovare dai motori di ricerca
Preventivo ottimizzazione motori di ricerca